La pediatria dello sviluppo è una formazione approfondita riconosciuta dalla federazione dei medici svizzeri (FMH) e rappresenta un segmento centrale della pediatria.

La pediatria dello sviluppo si china sullo sviluppo e sul comportamento di bambini sani e non dall’età neonatale fino all’adolescenza. 

Come ogni fenomeno grandioso della vita anche nel caso della pediatria dello sviluppo è facile parlarne finché non si tratta di definirla.

Questo è un breve tentativo utilizzando alcune asserzioni caratterizzanti. 

  • I bambini si sviluppano e non vengono sviluppati: questa citazione fa riferimento ad una saggezza africana, che prevede che l’erba non cresce più in fretta neanche se la tiri. Parafrasando questo significa che i genitori e le persone di riferimento di ogni creatura ha l’opportunità e il privilegio di preparare un terreno ideale perché questa possa crescere, ma non vi sono in realtà opportunità per un intervento diretto. Il terreno ideale, infine, è costituito dalla garanzia dei bisogni irrinunciabili di ogni bambino; vale a dire che ogni creatura deve sentirsi protetta e accudita, deve sentirsi approvata e deve avere adeguate opportunità di sviluppo.
  • Si cresce e non si cambia: ogni creatura ha un profilo di caratteristiche evolutive distribuite su un certo numero di talenti e di non-talenti. Nel corso degli anni il profilo non cambia, magari cambia il quadro delle prestazioni, ma non la configurazione delle competenze evolutive specifiche. È grazie alle strategie, che la performance può superare la somme delle parti, ma sotto sotto c’è la stessa creatura. 
  • Le vie della normalità sono infinite: la bellezza per chi si muove in questa disciplina è la quotidiana certezza di incontrare in modo consapevole e definito creature uniche. La variabilità della norma è immensa e la diversità altrettanto; ne deriva che diverso è normale e anche bello.

E che fa allora il pediatra dello sviluppo? Semplice, conosce le vie della variabilità della norma, è capace di descrivere dei profili di sviluppo e riconosce le esigenze delle creature.

Stilare un profilo significa suddividere artificialmente ogni creatura secondo alcune aree evolutive (area verbale, area sociale, area cognitiva, area motoria e area musicale -quest’ultimo cantiere agli albori-), descriverne le caratteristiche e realizzare un’ambiziosa sintesi.  

 

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